Apertura di conto corrente per protestati



Nel caso si emetta un assegno che risulta scoperto si finisce nel registro dei protestati. I conti correnti vengono chiusi per un periodo di 6 mesi e il nome del titolare del conto viene inserito nelle banche dati della Centrale Allarmi Interbancaria, un archivio in cui vengono registrati i nomi di tutte le persone che hanno emesso assegni scoperti e che viene consultato prima della concessione di ogni prestito.

Da questo momento in poi, per quel che riguarda i conti correnti, le possibilità dei protestati diventano molto limitate. Infatti, anche passati i sei mesi, le banche e con esse le banche online potrebbero decidere di non concedere comunque prestiti, finanziamenti o l'apertura di un conto corrente a protestati, in quanto vengono visti come clienti poco affidabili. In questa situazione non è possibile ricevere bonifici, incassare assegni e in poche parole effettuare tutte le normali operazioni bancarie.

Apertura conto corrente a protestati e la legge



No. Non esiste una legge che vieti l'apertura di conto corrente a individui protestati. Ma come abbiamo visto le banche, che sono soggetti privati e di conseguenza possono scegliere di non accettare i clienti a loro insindacabile giudizio, evitano di concedere fiducia a clienti poco affidabili in quanto rappresenterebbero un rischio per un istituto di credito che si basa proprio sulla fiducia. Soprattutto se si tratta di un soggetto che per più volte ha emesso assegni scoperti ed è di conseguenza stato protestato.

Quindi non c'è niente da fare?


Nel caso in cui la persona che ha subito il protesto provveda al pagamento dell'assegno è possibile chiedere la riabilitazione al Tribunale e quindi richiedere la cancellazione del protesto per riabilitazione. La cancellazione si può richiedere solo per assegni pagati oltre 12 mesi dalla data di levata del protesto. Inoltre alcune banche concedono ai protestati, se non l'apertura di un conto corrente gratis, l'accesso a servizi di altro tipo, considerati meno rischiosi, come ad esempio le carte di credito prepagate.